
L'incidente ricorda quanto accaduto a "Sic" (Wikipedia) - www.SiracusaSport.it
In MotoGP, ogni errore può essere l’ultimo. Questo incidente ricorda tantissimo il caso di Sic.
Il giorno del 23 ottobre 2011 è una data nera per la MotoGP e più in senso lato, per lo sport italiano, dato che quel giorno nella pista di Sepang in Malasya accadde qualcosa che nessuno degli appassionati o dei piloti che erano alla pista dimenticherà mai. Un trauma collettivo che ha ricordato a tutti nel modo peggiore possibile quando gli sport di corsa possano essere spietati e pericolosi.
Quel giorno infatti, si verificò il tragico incidente che costò la vita a Marco “Sic” Simoncelli, giovane promessa di Honda che a soli 24 anni vide infrangersi contro l’asfalto della pista la sua esistenza. Il giovane entrò male in curva 11, una sbandata di troppo e poi la caduta, qualcosa che in MotoGP non sempre determina un infortunio, figuriamoci una conseguenza fatale: è normale vedere un pilota rialzarsi ed imprecare contro la mala sorte dopo essere caduto, incolume.
In quel caso purtroppo, la sfortuna colpì duro: Simoncelli venne infatti riportato dalla moto al centro della pista, cadendo, fino ad essere travolto da Colin Edwards e Valentino Rossi che non poterono davvero fare nulla, per evitarlo. L’impatto e quello che è successo dopo lo sappiamo purtroppo tutti: quello che non immaginavamo è che un pilota ha rischiato la stessa fine.
Bastavano due centimetri
Di recente, la sfortuna ha colpito un altro pilota in MotoGP. Dopo uno stop durato diverse gare per un infortunio alla mano, Jorge Martin, campione in carica del Motomondiale è tornato in pista in Qatar. La gara non parte bene, il pilota sgomita nella parte bassa della classifica, forse pagando l’inattività, quando all’improvviso, cade anche lui a terra in modo brutale. Il bilancio è di 11 fratture ed uno pneumotorace. Il sogno della “doppietta”svanisce con i piloti in testa che vanno a conquistare altri punti e per “Martinator” stagione forse finita.

Se pensate però che Martin sia stato sfortunato, aspettate di sentire il parere di chi in quell’esatto modo ha perso suo figlio: “Lasciamo il Qatar grati, non per ciò che è successo ma per quello che non è successo. Martin ne è uscito ‘quasi indenne’ dopo essere caduto e poi investito. Fortunatamente è stato colpito dieci centimetri lontano dal punto di non ritorno”, ha detto il padre di Sic, Paolo Simoncelli dopo aver visto quelle immagini.
“La ruota della moto di Di Giannantonio lo ha mancato per dieci centimetri. La vita è così, questione di centimetri”, le parole del padre. Martin, insomma, poteva davvero rischiare l’osso del collo. Se i fans imprecano contro la sfortuna, anche il pilota spagnolo riconosce di essere stato protetto da un angelo custode o dalla pura fortuna. Dal letto di ospedale ha detto ai fans: “Grazie a dio. Poteva andare molto peggio“. Come dargli torto.